Apuleio

Riconoscente verso il mio asino, e ne conservo un grato ricordo, perché mi ha consentito, mentre stavo nascosto nella sua pelle e ne vedevo di tutti i colori, di acquistare se non la saggezza almeno una grande esperienza.

L’asino d’oro

Victor Hugo

La suprema felicità  della vita è sapere di essere amati per quelli che si è, e più precisamente, di essere amati nonostante quello che si è.

I miserabili

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono. Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente.

I miserabili

Marcel Proust

Se ora le dicevo “addio per sempre” era perché volevo assolutamente che tornasse entro una settimana; se le dicevo “sarebbe pericoloso vederti”, era perché volevo rivederla; se le scrivevo: “hai ragione, saremmo infelici insieme”, era perché vivere separato da lei mi pareva peggiore della morte.

La fuggitiva

I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi, li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere vittime, e , con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che, se dice il contrario, mente.

Alla ricerca del tempo perduto

Milan Kundera

Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.

L’identità 

In greco, ritorno si dice nòstos. Àlgos significa sofferenza. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.

L’ignoranza

Tomas si diceva: fare l’amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse ma quasi opposte. L’amore non si manifesta col desiderio di fare l’amore (desiderio che si applica a una quantità  infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un’unica donna).

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Forse se fossero rimasti insieme ancora per qualche tempo, avrebbero cominciato a capire a poco a poco le parole che dicevano. I loro vocabolari si sarebbero pudicamente e lentamente avvicinati l’uno all’altro come amanti molto timidi, e la musica dell’uno avrebbe cominciato a intrecciarsi con la musica dell’altro. Ma è troppo tardi.

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi. La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. C’è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. E c’è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Gabriel García Márquez

Nel sogno ricordo di aver sognato la stessa cosa la notte prima e molte altre notti degli ultimi anni, e seppe che l’immagine gli si era cancellata dalla memoria quando si era svegliato, perché quel sogno ricorrente aveva la virtù di non poter essere ricordato se non dentro il sogno stesso.

Cent’anni di solitudine

Così aveva finito per pensare a lui come non si era mai immaginata che si potesse pensare a qualcuno, presagendolo dove non era, desiderandolo dove non poteva essere, svegliandosi d’improvviso con la sensazione fisica che lui la contemplasse nel buio mentre dormiva.

L’amore ai tempi del colera

Con lei Florentino Ariza aveva imparato quello che aveva già  sofferto parecchie volte senza saperlo: che si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna. Solitario tra la folla del molo, aveva detto fra sè in un accesso di rabbia: “il cuore ha più stanze di un casino.”

L’amore ai tempi del colera

Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.

Il miglio verde

Il miglio verde (The Green Mile) è un film del 1999 prodotto, scritto e diretto da Frank Darabont, con protagonisti Tom Hanks e Michael Clarke Duncan. Il film é tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, pubblicato nel 1996.

John Coffey: Ciao capo
Paul Edgecombe: Ciao John, sai già  che ci stiamo avvicinando ormai, mancano un paio di giorni. Vorresti qualcosa di speciale per cena quella sera? Possiamo rimediarti più o meno di tutto.
John Coffey: Mi piacerebbe un arrosto e le patate al forno con la salsa, dell’ocra, magari anche un po’ di quella buona focaccia che fa tua moglie se non le dispiace.
Paul Edgecombe: Non vorresti parlare con un prete qualcuno con cui dire una piccola preghiera.
John Coffey: Non voglio nessun prete, tu puoi dire una preghiera se vuoi.
Paul Edgecombe: Io? Immagino di si se fosse necessario. John, devo chiederti una cosa molto importante ora.
John Coffey: So cosa mi vuoi chiedere, non c’è bisogno di dirlo.
Paul Edgecombe: No, devo farlo, devo chiedertelo. John, dimmi cosa posso fare per te. vuoi che ti faccia uscire di qui? Eh? Che ti lasci scappare? Vedi fin dove puoi arrivare?
John Coffey: Perché faresti una cosa tanto stupida?
Paul Edgecombe: Quando sarò al cospetto di Dio Padre, il giorno in cui mi giudicherà , e mi chiederà  perché mai io ho ucciso uno dei suoi veri miracoli viventi. Che cosa gli potrò rispondere? Che era il mio mestiere? Il mio mestiere.
John Coffey: Tu devi dire a Dio Padre che hai fatto una gentilezza. Lo so che soffri e ti preoccupi, te lo sento addosso, ma adesso però la devi smettere. Io voglio farla finita una volta per tutte, davvero. Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia. Stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno agli altri uomini. Sono stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n’è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente. Lo capisci questo?
Paul Edgecombe: Si John, credo di si.

Paul Edgecombe: A volte e all’improvviso, il passato ti ripiomba addosso che tu lo voglia o no. È sciocco.

Anne, Charlotte ed Emily Brontë

Avevo fatto di tutto per non amarlo. Chi legge sa che avevo provato in ogni modo ad estirpare da io animo i germi di una amore appena nato; e adesso mi era bastato rivederlo un momento perché quel sentimento tornasse di nuovo, incontrollato, più vivo e più forte di prima! Quell’uomo mi costringeva ad amarlo senza neppure guardarmi.

Emily Brontë – Jane Eyre

Con lui non dovevo affannarmi a trattenere e reprimere la gioia e la vivacità; con lui ero perfettamente a mio agio, perché sapevo di essere adatta a lui: qualsiasi cosa dicessi o facessi sembrava consolarlo o dargli vita. Era per me una consapevolezza deliziosa. Dava vita e vivacità alla mia natura nella sua interezza: in sua presenza vivevo pienamente; e così era per lui.

Emily Brontë – Jane Eyre

Io non gli espressi mai il mio amore a parole; ma se gli sguardi hanno un linguaggio, il più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.

Emily Brontë – Cime tempestose

Sii sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia. Solo non lasciarmi in quest’abisso, nel quale non riesco a trovarti.

Emily Brontë – Cime tempestose

Non capisci che tutte le tue parole resteranno stampate a fuoco nella mia memoria e mi divoreranno sempre più a fondo, per l’eternità , quando mi avrai lasciato? Sai di mentire quando dici che ti ho ucciso; e sai che non potrei dimenticare te come non potrei dimenticare la mia esistenza! Non basta a soddisfare il tuo infernale egoismo sapere che mentre tu sarai in pace io mi contorcerò nei tormenti dell’inferno?

Emily Brontë- Cime tempestose

Ho sognato nella mia vita, sogni che son rimasti sempre con me, e che hanno cambiato le mie idee; son passati attraverso il tempo e attraverso di me, come il vino attraverso l’acqua, ed hanno alterato il colore della mia mente.

Emily Brontë – Cime tempestose

Hermann Hesse

L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato, ma trascina.

Demian

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo si, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.

Il lupo della steppa

Fëdor Dostoevskij

Li aveva risuscitati l’amore, il cuore dell’uno racchiudeva infinite fonti di vita per l’altro. Si prefissero di aspettare e di aver pazienza. Restavan loro ancora sette anni di attesa; e nel frattempo quanto intollerabile dolore e quanta felicità  sconfinata! Ma egli era risuscitato, e lo sapeva, lo sentiva pienamente con tutto il suo essere rinnovato, e lei, lei non viveva che della vita di lui!

Delitto e castigo

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.

Delitto e castigo

Immenso sarà  il dolore che apparirà  ai tuoi occhi, e in questo dolore sarai felice. Ecco la consegna che ti do: nel dolore cerca la felicità .

I fratelli Karamazov

Io vorrei farti dormire, ma… come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Ma succederà  così anche a te. Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà  il sole, e tutto sarà  nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà  semplice, normale. Non credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani. Guarda, Natalia, il Cielo! è una meraviglia!

Le notti bianche

Il cielo era stellato, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva se sotto un cielo così potessero vivere uomini senza pace.

Le notti bianche

Sono completamente senza una storia. Come si dice da noi, ho vissuto per me stesso, ciò completamente solo… Solo, completamente solo, sapete che vuol dire solo?
Come solo? Vuol dire che non avete mai visto nessuno?
Oh, no, in quanto a vedere le persone, ne vedo, e tuttavia sono solo.

Le notti bianche

E ti chiedi: ” Dove sono i tuoi sogni?”, e scuotendo la testa dici: “Come volano in fretta gli anni!”. E di nuovo ti chiedi: “Che cosa hai fatto con i tuoi anni? Dove hai sepolto il tuo tempo migliore? Hai vissuto o no?”. Diciamo a noi stessi: “Guarda come nel mondo si gela. Passeranno ancora altri anni, a loro seguirà una triste solitudine, arriverà la vecchiaia barcollante sulle grucce, e poi l’angoscia e la tristezza. Impallidirà il tuo mondo fantastico, svaniranno, appassiranno i tuoi sogni, e cadranno come le foglie gialle dagli alberi.

Le notti bianche

Il sognatore non desidera nulla, perché è superiore ai desideri, perché ha tutto, perché è satollo, perché è lui stesso l’artefice della sua vita e se la crea ogni ora, secondo una nuova volontà.

Le notti bianche

Oh, sì che è notevole; lei è una vera bellezza, Aglàja Ivànovva, una bellezza straordinaria. Lei è così bella che si ha addirittura paura di guardarla. È difficile valutare la bellezza, e io non ci sono preparato. La bellezza è un enigma.

L’idiota

“No, non lo so, ora penso a tutt’altro.” “E a che cosa pensi?” “Ecco, quando tu ti alzi e mi passi vicino, io ti guardo e ti seguo con gli occhi ; sento il fruscio della tua veste e il cuore mi vien meno, e se esci dalla stanza, mi ricordo di ogni tua parola, e con quale intonazione Hai detto ogni cosa. Tutta questa notte non ho pensato a nulla, ho sempre ascoltato il tuo respiro nel sonno, e come ti sei mossa un paio di volte.”

L’idiota

Mi tormentava, allora, anche un’altra circostanza: il fatto che nessuno mi somigliava e io non somigliavo a nessuno. “Io sono solo, e loro sono tutti”, pensavo, e mi mettevo a riflettere.

Memorie del sottosuolo

Non solo non sono stato capace di diventare cattivo, non sono stato capace di diventare niente: né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto. Adesso vivacchio, oramai, nel mio angolino, dicendo che sono cattivo, eccitandomi con una malvagia, inutile idea consolatoria, che un uomo intelligente non può seriamente diventar niente, e che diventan qualcuno soltanto i coglioni.

Memorie dal sottosuolo

Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto.Ma vene sono infine, di quelle che l’uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.

Memorie dal sottosuolo

Ebbene, talvolta a un uomo accade proprio così, di smarrirsi nei propri sentimenti e dir sciocchezze, e questo non dipende da altro che da troppo fervore nel cuore.

Povera gente