Il fascismo degli antifascisti

Questo libro è un piccolo saggio ricavato dagli articoli di stampa o dalle interviste rilasciate dall’autore, Pasolini, nel corso della sua vita.

L’idea è quella di voler raccontare come il fascismo “moderno” non possa essere associato al fascismo “originale.” Pasolini snocciola con esempi e ragionamenti, a volte pindarici, come parlare oggi, anche se la raccolta è degli anni settanta, di fascismo sia stupido, ma al contrario, mette in risalto l’assoluta incapacità teorica di sostenere l’argomento da chi si erge ad antifascista, compiendo l’errore di trasformarsi, per idee e sostegno alla causa, a sua volta, un fascista.

Splendido esempio di capacità di ragionamento.

Pier Paolo Pasolini

L’uomo tende a addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa chiedersi chi è. È allora che va creato artificialmente lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.