Vuoto

Nella notte, vago senza meta incurante del nulla che circonda il corpo, con il freddo fedele compagno a indicarmi la via.
I sogni, una volta bambini felici occupati a giocare nel campo dei desideri, ora esseri assenti fuggiti in continenti di loro simili.
Il silenzio spegne i ricordi: plotone d’esecuzione delle speranze.
L’illusione di ritrovare un percorso conosciuto ha abbandonato la possibilità  di riuscirci.
Le braccia, autostrade lungo i fianchi, disegnano oscillando l’unico spazio occupato dal non essere qualcuno per nessuno.
L’assenza del mondo esterno ha riempito l’involucro lasciato vuoto da qualcosa che in passato era.
L’ombra, da sempre rappresentazione dell’essere visibile, mi ha tradito fuggendo con l’ultimo raggio di sole sbiadito fino a diventare tenebra.
Il vuoto ha preso il posto di ogni mancanza, e la mancanza è divenuta la rappresentazione dell’essere.
Il dolore – sentimento spento dalla malinconia – è incapace di ridare ossigeno a ciò che una volta era vita.
La tristezza, divenendo corpo e assumendo sembianze di uomo, ha sepolto la luce per far risplendere l’oscurità .
Quello che è stato, non è e non sarà , ma forse sarà  stato.

Tormenti

Occhi vagano tra le tenebre
alla ricerca di luce,
l’assenza di rumore
amplifica le urla dell’anima,
i pensieri compressi:
sono schiacciati dal peso della ragione.
Le emozioni
rotolano sul pavimento dell’incertezza.
La pace,
smarrita,
alla ricerca di se stessa,
dichiara guerra
ai sentimenti caduti nella palude
dell’infelicità .

Disillusione

Disillusione.
Consapevolezza
di navigare in mari privi d’acqua.
Vele
spiegate in favore del vento dell’assenza.
Riscaldati
dalla luce delle tenebre.